Mia mamma non era per niente una brava cuoca...........fatela cucire, lavare, rammendare, stirare, ma non cucinare!
Ma una cosa le riusciva proprio bene: i tortelli di Carnevale.
Ora che siamo in clima carnevalesco e domani è il giovedì grasso ho rispolverato la sua vecchia ricetta, che aveva di volta in volta personalizzato a suo piacere.
Per questa ricetta non esistono delle dosi, mia mamma dosava ad occhio, "a stim" come si dice da noi e come si faceva una volta, senza tante bilance......quindi cercherò di essere il più precisa possibile, ma ognuna di voi cercherà di dosare secondo i suoi gusti.
Ingredienti:
- la mollica di un paio di panini imbevuta nel latte
- un paio di mele
- una bella manciata di uvetta
- 2 uova
- 4 cucchiai di zucchero
- 1 limone
- circa 3 bicchieri di farina
- circa 1/2 bicchiere di latte
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- olio o strutto per friggere
Mettere a bagno l'uvetta nell'acqua tiepida e sbucciare e tagliare le mele a pezzettini (piccoli) e irrorarle con il succo di limone.
Strizzare la mollica di pane e metterla in una terrina con le uova
Mescolare e aggiungere lo zucchero, l'uvetta e le mele con il succo e la buccia di limone
Unire quindi la farina ed il bicarbonato, e diluire il tutto con il latte.....regolatevi voi, se l'impasto è troppo denso aggiungete ancora un po' di latte
Alla fine avrete un composto come questo, non deve essere troppo liquido, ma neanche eccessivamente duro
Scaldare l'olio o lo strutto e quando sarà pronto prelevare con un cucchiaino la quantità di impasto da friggere (i tortelli friggendo si gonfiano leggermente quindi la quantità da prelevare non deve essere tanta altrimenti diventano dei tortelloni!)
Quando sono fritti sgocciolarli sulla carta da cucina e spolverizzarli di zucchero.
Buon appetito e mi raccomando, non fate come me che mentre friggo assaggio, assaggio, assaggio e così, alla fine, la quantità da offrire è dimezzata...................
ciao Adriana... che acquolina... vuoi per l'ora vuoi perchè sono golosa!!!
RispondiEliminama sei sicura di non avere origini valtellinesi??? anche da noi si dice "a stim".
buon carnevale
patri
Già dalla foto me li mangerei tutti, che fameeeeeeeee! M.Grazia
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