Da quanto tempo non aggiorno il mio blog, ma è giunto il
momento di svelare il motivo della mia lunga assenza. Comincio col mostrarvi i
miei compagni di viaggio di questo ultimo periodo
Con loro ho affrontato il mio
cammino verso Santiago di Compostela. Un progetto che da anni frullava nella
mente di mio marito, mai condiviso, finchè qualcosa è scattato in me e mi ha
portato ad affrontare questa nuova esperienza, non senza qualche timore e
titubanza.
Abbiamo percorso il cosiddetto “Cammino
Inglese” chiamato così perché era la via che seguivano
i pellegrini nord-europei in arrivo dal mare.
Partenza da Ferrol, importante cittadina
portuale
all’estremo nord della Galizia. Vivace e briosa possiede un importante
patrimonio monumentale legato al suo passato militare: forti, castelli, un
imponente arsenale militare e addirittura quartieri come quello della Magdalena
costruito nel XVIII secolo per militari d’alto rango, ingegneri e commercianti.
Le case sono molto caratteristiche con i loro balconi chiusi da vetrate e intere pareti di finestre
La bella Cattedrale di San Giuliano
il palazzo del Municipio
E finalmente, proprio sul porto, seminascosto da un chiosco,
il “Mojon” che indica il punto di partenza del Cammino.
Si parte!
Le prime quattro tappe costeggiano l'oceano, le altre tre attraversano l'interno della Galizia.
Abbiamo visto stupendi paesaggi
Abbiamo visto stupendi paesaggi
Profumati boschi di eucalipti …. Quante
bacche e pigne a terra, peccato non poterle raccogliere per i miei lavoretti!
cruceiri, simboli religiosi molti frequenti durante il cammino
pittoreschi angolini fioriti
horreos, tipici granai galiziani. Le costruzioni, in pietra o legno, poggiano su pilastri in pietra per evitare l'entrata di roditori e per proteggere il raccolto dall'umidità e hanno le pareti con fessure per favorire la ventilazione
facendo incontri molto simpatici
e sempre seguendo la "conchas", la conchiglia che ti indica la direzione
L'arrivo a Santiagoè emozionante: la musica celtica che esce dalla cornamusa di un giovane ci fa capire di essere molto vicini alla meta.
Superiamo il portico ed eccoci nella piazza Obradoiro, immensa e considerata uno dei luoghi urbani più belli del mondo per la maestosità dei suoi edifici.
Qui i pellegrini appena giunti si riposano, ritrovano compagni di viaggio, si abbracciano e qualcuno si commuove.
Ci giriamo ed ecco l' imponente cattedrale, il luogo che da secoli è la meta del pellegrinaggio, la culla della tomba di San Giacomo. L'emozione è tanta pensando a quanta gente ha affrontato fatiche e disagi inimmaginabili, per raggiungere questo luogo sacro, armati solo di un bastone e di tanta fede e devozione.
I lavori di restauro, che si protraggono già da qualche anno, non ce la fanno godere appieno....ma quando entriamo restiamo a bocca aperta! L'originaria struttura romanica si sposa perfettamente con il barocco e il gotico creando un insieme armonioso e conferendo sontuosità e maestosità al tutto. Il cuore centrale è rappresentato dall'altare maggiore su cui troneggia l'imponente statua di San Giacomo. Dopo aver dato il rituale abbraccio al Santo, scendiamo da una stretta scaletta fin sotto l'altare per una preghiera davanti alla tomba del Santo.
L'esperienza di questo Cammino è stata positiva, l' emozione e la gioia provati all'arrivo hanno annullato tutti i momenti di sconforto che ogni tanto affioravano ("Ma chi me l'ha fatto fare" l'ho ripetuto diverse volte).
Prima di partire mi sono documentata parecchio, ma non sempre quello che mi aspettavo di trovare l'ho veramente trovato, mentre alcune cose che erano state sottovalutate nel mio caso si sono rivelate importanti, quasi essenziali. Per questo motivo non me la sento di dare consigli o di dilungarmi nel descrivere quanto provato, penso che ognuno viva in modo strettamente personale le proprie emozioni.
L' unico consiglio che mi sento di dare a chi desidera intraprendere il cammino con spirito religioso è di non mancare agli incontri di meditazione e alla Messa tenuti giornalmente (tranne la domenica) in Cattedrale a Santiago - nella Cappella del Cristo di Burgos - da padre Fabio, momenti intensi e profondi.
Dopo tanto camminare ci siamo concessi qualche giorno da turisti a Santiago e dintorni, ma questa è un'altra storia e ve ne parlerò prossimamente.
A presto.
pittoreschi angolini fioriti
horreos, tipici granai galiziani. Le costruzioni, in pietra o legno, poggiano su pilastri in pietra per evitare l'entrata di roditori e per proteggere il raccolto dall'umidità e hanno le pareti con fessure per favorire la ventilazione
facendo incontri molto simpatici
e sempre seguendo la "conchas", la conchiglia che ti indica la direzione
L'arrivo a Santiagoè emozionante: la musica celtica che esce dalla cornamusa di un giovane ci fa capire di essere molto vicini alla meta.
Superiamo il portico ed eccoci nella piazza Obradoiro, immensa e considerata uno dei luoghi urbani più belli del mondo per la maestosità dei suoi edifici.
Qui i pellegrini appena giunti si riposano, ritrovano compagni di viaggio, si abbracciano e qualcuno si commuove.
Ci giriamo ed ecco l' imponente cattedrale, il luogo che da secoli è la meta del pellegrinaggio, la culla della tomba di San Giacomo. L'emozione è tanta pensando a quanta gente ha affrontato fatiche e disagi inimmaginabili, per raggiungere questo luogo sacro, armati solo di un bastone e di tanta fede e devozione.
I lavori di restauro, che si protraggono già da qualche anno, non ce la fanno godere appieno....ma quando entriamo restiamo a bocca aperta! L'originaria struttura romanica si sposa perfettamente con il barocco e il gotico creando un insieme armonioso e conferendo sontuosità e maestosità al tutto. Il cuore centrale è rappresentato dall'altare maggiore su cui troneggia l'imponente statua di San Giacomo. Dopo aver dato il rituale abbraccio al Santo, scendiamo da una stretta scaletta fin sotto l'altare per una preghiera davanti alla tomba del Santo.
L'esperienza di questo Cammino è stata positiva, l' emozione e la gioia provati all'arrivo hanno annullato tutti i momenti di sconforto che ogni tanto affioravano ("Ma chi me l'ha fatto fare" l'ho ripetuto diverse volte).
Prima di partire mi sono documentata parecchio, ma non sempre quello che mi aspettavo di trovare l'ho veramente trovato, mentre alcune cose che erano state sottovalutate nel mio caso si sono rivelate importanti, quasi essenziali. Per questo motivo non me la sento di dare consigli o di dilungarmi nel descrivere quanto provato, penso che ognuno viva in modo strettamente personale le proprie emozioni.
L' unico consiglio che mi sento di dare a chi desidera intraprendere il cammino con spirito religioso è di non mancare agli incontri di meditazione e alla Messa tenuti giornalmente (tranne la domenica) in Cattedrale a Santiago - nella Cappella del Cristo di Burgos - da padre Fabio, momenti intensi e profondi.
Dopo tanto camminare ci siamo concessi qualche giorno da turisti a Santiago e dintorni, ma questa è un'altra storia e ve ne parlerò prossimamente.
A presto.
Bentornata cara, anche io coltivo il desiderio di fare questo viaggio, prim o poi...grazie delle foto e delle tue parole che mi hanno dato un 'idea di questa avventura che hai intrapreso, ti abbraccio, Cristina!
RispondiEliminaOhh che bella esperienza che hai fatto!
RispondiEliminaBentornata!
Complimenti! Anche mio figlio Mauro ha fatto questo cammino due volte,in solitaria. Per primo ha fatto quello francese 950 km e poi quello del Nord,partendo da Lourdes,1200 km. E ha in mente di ripeterlo!!!!! Ne parlavo sul mio blog dedicato a natura e animali. Ci tornerete anche voi???😍
RispondiEliminaÈ uno dei miei sogni. Spero di realizzarlo anch'io prima o poi
RispondiEliminaImmagino sia stata un'esperienza impegnativa e intensa , sia dal punto di vista fisico che spirituale.
RispondiEliminache bella esperienza che hai vissuto,sarà stata molto impegnativa, ti ha portato a visitare luoghi fantastici e ti ha ridato un'altra vita....
RispondiEliminagrazie per averci fatto partecipi =)
un abbraccio Denny
Che meraviglia! Faticoso ma appagante!
RispondiEliminaGrazie per queste belle immagini.
Che bell'esperienza sono anni che vorrei intraprendere questo viaggio.....spero prima.o poi di trovare il giusto compagno di viaggio
RispondiEliminasicuramente una bella e intensa esperienza. Mi piacerebbe farla...speriamo!!! Un abbraccio lory
RispondiEliminaDeve essere stata un'esperienza davvero molto intensa, faticosa dal punto di vista fisico, appagante dal punto di vista emotivo...
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questa esperienza e queste belle immagini!
Rita
fotografie spettacolari. Una bella esperienza.
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