Questo post della brava Paola del blog Laboratorio di zia Polly mi ha dato l'idea per confezionare questo sacchetto che utilizzerò anche io per riporre nell'armadio i foulard e le sciarpine.
Ho utilizzato una vecchia stoffa a fiori, abbinandola ad un'altra in tinta unita, il tutto nei toni del bordò.
Un laccetto fatto intrecciando fili di cotone beige e bordò per la chiusura, un pizzetto anticato
La particolarità del punto utilizzato per il cuore all'interno del bordo a punto croce, un punto che mi sembra ricordi quelli utilizzati per l'hardanger, mi è molto piaciuta ed ha contribuito a dare al mio sacchettino un'aria un pò retrò.
Lo schema l'ho trovato su Pinterest ed è un free che potete trovare qui insieme ad altri bei schemi.
Speriamo che il tempo migliori......non so da voi, ma qui pare autunno inoltrato con giornate piovose, grigie e fredde. Le previsioni non promettono bene per il prossimo ponte del 2 giugno e quindi non mi resta che crocettare, crocettare e crocettare.................
martedì 31 maggio 2016
martedì 24 maggio 2016
Aprile e maggio
Ieri eravamo in pieno inverno, una pioggia torrenziale e la neve giunta a quote basse, non lasciavano presagire la bella giornata che stava per arrivare........approfittando quindi del sole che oggi illumina e risplende, ho fotografato in giardino i mesi di aprile e maggio del bel Sal di Maya
I tenerissimi schemi che ogni mese ci offre sono una vera delizia......
a presto con il mese di giugno
I tenerissimi schemi che ogni mese ci offre sono una vera delizia......
a presto con il mese di giugno
mercoledì 18 maggio 2016
Violette profumate
Quante piccole violette sono fiorite nel mio giardino. Timide e riservate, romantiche e colorate, simbolo dell'amore romantico, ma anche dell' umiltà e della modestia.
Che gioia ricamarle e farne tanti cuscinetti con un cuore profumato di lavanda.
Ringrazio luli per lo schema, uno dei suoi tanti piccoli capolavori.
Che gioia ricamarle e farne tanti cuscinetti con un cuore profumato di lavanda.
Ringrazio luli per lo schema, uno dei suoi tanti piccoli capolavori.
sabato 14 maggio 2016
Viaggio in Sicilia - 2° parte
Il viaggio in Sicilia di cui vi ho parlato nel post precedente ha toccato anche alcune località nei dintorni di Catania
Aci Castello è il primo centro della Riviera dei Ciclopi, così chiamata per gli scogli che emergono dal mare e che sembrano lanciati da un gigante; la leggenda infatti narra che fu Polifemo a lanciarli contro Ulisse in fuga.
Il paese, graziosa località balneare a pochi chilometri da Catania, è adagiato ai piedi di un antico castello normanno. La struttura è costruita su rocce emerse durante antiche eruzioni vulcaniche.
Il Parco archeologico della Neapolis è un'area naturale situata alle porte di Siracusa, ricca di reperti archeologici; all'interno del parco, piena di stupore e meraviglia, ho potuto ammirare il Teatro greco, uno dei più belli che l'antica cultura ellenica ci ha lasciato in eredità ed ancora oggi palcoscenico ideale di spettacoli e rappresentazioni, soprattutto nella stagione estiva.
La fascia a est del teatro è caratterizzata da una serie di cave di pietra, dette latomie
Le più famose sono la grotta del Cordaro
e l'orecchio di Dionisio, una grotta che deve il suo nome al Caravaggio e famosa per la sua particolare acustica.
Le belle fioriture all'interno del parco mi affascinano, e quante piante che non conoscevo ho potuto ammirare:
l'acanto, le cui foglie compaiono spesso nelle decorazioni dei capitelli
la ferola, con i suoi bei fiori gialli,
la sulla, un bel fiore coltivato per la produzione di un delicato miele
e poi papaveri, cardi e gli immancabili fichi d' india
Proseguiamo ora alla volta dell' Isola di Ortigia, il nucleo primitivo abitato della città di Siracusa. Anche se si tratta di un'isola, è collegata alla terraferma di una ponte. Numerosi palazzi ed edifici sacri caratterizzano questa parte della città, i più famosi sono il Duomo con la sua bella facciata interamente rifatta in stile barocco
la chiesa di Santa Lucia alla Badia, al cui interno è possibile ammirare un capolavoro del Caravaggio che ricorda la fine del martirio della patrona di Siracusa "Il seppellimento di Santa Lucia".
con i suoi pittoreschi vicoletti
Non era possibile poi partire senza aver prima fatto un' escursione sull' Etna, presenza costante durante tutto il soggiorno.
Vulcano più grande d' Europa e tra i più attivi del mondo, dichiarato patrimonio mondiale dall' Unesco, la sua intensa attività è osservata e raccontata già circa 2700 anni fa.
Secoli e secoli di eruzioni hanno modificato il paesaggio, e man mano che ci si avvicina al cratere la trasformazione dell' ambiente è sempre più evidente rendendolo quasi lunare.
A Piazza Armerina ho visitato la Villa romana del Casale, risalente alla fine del IV secolo d.C., una magnifica dimora rurale appartenuta probabilmente ad una potente famiglia romana. Il fascino di questa dimora è dovuto soprattutto agli splendidi mosaici, ben 3500 mq, considerati i più belli e meglio conservati nel loro genere. Attraverso un percorso obbligato appaiono i vari ambienti della villa e si possono ammirare e distinguere diversi stili e cicli narrativi: da quello dedicato alla mitologia e ai poemi omerici a quello con riferimento alla natura e a scene di vita quotidiana. Dal 1997 fa parte dei patrimoni dell' umanità dell' UNESCO
Aci Castello è il primo centro della Riviera dei Ciclopi, così chiamata per gli scogli che emergono dal mare e che sembrano lanciati da un gigante; la leggenda infatti narra che fu Polifemo a lanciarli contro Ulisse in fuga.
Il paese, graziosa località balneare a pochi chilometri da Catania, è adagiato ai piedi di un antico castello normanno. La struttura è costruita su rocce emerse durante antiche eruzioni vulcaniche.
Il Parco archeologico della Neapolis è un'area naturale situata alle porte di Siracusa, ricca di reperti archeologici; all'interno del parco, piena di stupore e meraviglia, ho potuto ammirare il Teatro greco, uno dei più belli che l'antica cultura ellenica ci ha lasciato in eredità ed ancora oggi palcoscenico ideale di spettacoli e rappresentazioni, soprattutto nella stagione estiva.
La fascia a est del teatro è caratterizzata da una serie di cave di pietra, dette latomie
Le più famose sono la grotta del Cordaro
e l'orecchio di Dionisio, una grotta che deve il suo nome al Caravaggio e famosa per la sua particolare acustica.
Le belle fioriture all'interno del parco mi affascinano, e quante piante che non conoscevo ho potuto ammirare:
la ferola, con i suoi bei fiori gialli,
la sulla, un bel fiore coltivato per la produzione di un delicato miele
e poi papaveri, cardi e gli immancabili fichi d' india
la chiesa di Santa Lucia alla Badia, al cui interno è possibile ammirare un capolavoro del Caravaggio che ricorda la fine del martirio della patrona di Siracusa "Il seppellimento di Santa Lucia".
la fontana di Diana, dea della caccia e protettrice di Ortigia in epoca greca
Il viaggio prosegue alla volta di Taormina
un'autentica terrazza sul mare
con i suoi pittoreschi vicoletti
la piazzetta
le sue fioriture.Non era possibile poi partire senza aver prima fatto un' escursione sull' Etna, presenza costante durante tutto il soggiorno.
Vulcano più grande d' Europa e tra i più attivi del mondo, dichiarato patrimonio mondiale dall' Unesco, la sua intensa attività è osservata e raccontata già circa 2700 anni fa.
Secoli e secoli di eruzioni hanno modificato il paesaggio, e man mano che ci si avvicina al cratere la trasformazione dell' ambiente è sempre più evidente rendendolo quasi lunare.
Adesso che sono ritornata "alla base" e riguardo con voi queste foto, riaffiorano i ricordi e le emozioni provate alla vista di tante meraviglie. La Sicilia affascina non solo per la sua grande varietà di bellezze paesaggistiche o per le sue spiagge immacolate, ma anche per i suoi monumenti, le antiche rovine ricordo delle varie civiltà che l'hanno abitata, per le sue specialità culinarie e per il calore dei suoi abitanti.
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