Ora sta a noi mantenerci fermi su questo scalino e cercare di salire gli altri pian piano, senza rischiare di indietreggiare.
Abbiamo dimostrato la nostra resistenza, ma soprattutto la nostra resilienza. Abbiamo tirato fuori risorse impensabili per affrontare questa pandemia modificando i nostri stili di vita per adattarli alla situazione, dimostrando una forza d' animo senza eguali, un alto senso del dovere nel rispettare le regole imposte, un' intelligenza nello studiare strategie che permettessero una convivenza civile in pochi metri quadrati, una solidarietà che solo gli italiani sono in grado di dimostrare, una creatività inimmaginabile.
Siamo diventati panettieri e pasticceri, riscoprendo l'antica arte della panificazione, e abbiamo impastato pane, pizze, focacce, torte alla ricerca spasmodica delle farine e dei lieviti che scarseggiavano.
Siamo diventati insegnanti e tecnici informatici per seguire i figli e i nipoti nei compiti scolastici riaprendo cassetti della memoria chiusi da anni.
Siamo diventati sarti per confezionare le indispensabili e introvabili mascherine.
Siamo diventati cantanti e musicisti, i flash mob dai balconi hanno stemperato le ansie e creato un bei momenti di aggregazione anche durante il distanziamento sociale.
Ma soprattutto abbiamo dimostrato un forte senso di appartenenza, non solo nelle nostre comunità ma nel mondo intero.
Adesso cerchiamo di non buttare via quanto di guadagnato finora e quindi dopo la resistenza e la resilienza è arrivato il momento della prudenza,( il virus è ancora presente in mezzo a noi quindi massima attenzione) e della pazienza perché ne occorrerà tanta, tanta, tanta.
Buona fase 2.
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