Da quando sono in pensione il mio frigorifero pullula di vasetti di lievito perchè ora, oltre al pane, cerco di fare settimanalmente anche il pan carrè e le fette biscottate.
Questo è invece l'ultimo mio esperimento: i tarallini. Classici con i semi di finocchio, ma anche con il timo e i semi di papavero, a paprika o l'origano, sono uno sfizioso e gradito spuntino, da sgranocchiare sia soli che accompagnati da formaggi e salumi in una allegra merenda. La ricetta la trovate qui
"Il pane è indispensabile. Il pane è cuore, è anima. Devi toccarlo,devi riconocerlo. Il pane si annusa, si tocca, si ascolta, si mangia con rispetto. Il pane dona gioia e felicità. Per questo il pane è fondamentale per ogni evento umano. Perchè il pane parla, racconta dei luoghi dove il grano è stato raccolto, lavorato. Ma la farina ha bisogno dell'acqua, della condivisione, della collaborazione. Dunque diventa motivo di aggregazione già prima che il forno sia acceso, che la farina venga mescolata, che l'aria e l'acqua lo facciano lievitare. Che le mani lo spezzino"
(dal libro "La custode del miele e delle api" di Cristina Caboni)
Io sono ancora all'inizio, ma non ho segnato la data d'inizio, penso l'inverno scorso...Fare il pane è veramente una grazia ed è ogni volta una sorpresa. Bellissime le tue ricettine
RispondiEliminaMa che brava Adriana!!! Auguri alla CLEMENTINA e complimenti a te!
RispondiEliminaauguri a questa brava e laboriosa CLEMENTINA
RispondiEliminaChe soddisfazione avere una alleata così in cucina!!!! E quante bonta' hai sfornato ...auguri Clementina!!!!!!😘
RispondiEliminati viene tutto benissimo, e poi con un lievito naturale, brava
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