So che ogni anno, verso fine agosto, in quel posticino poco frequentato, l'erica è in piena fioritura e, come per un magico richiamo a cui non so resistere, mi precipito a fare la mia raccolta. Insieme alla lavanda l'erica è il mio fiore preferito. Mi piace la sua semplicità, il suo colore, la sua robustezza, la sua durata nel tempo........ e soprattutto mi ricorda i romanzi della mia giovinezza, in particolare le affascinanti brughere dello Yorkshire descritte da Emily Bronte in "Cime tempestose".
Con l'erica raccolta ogni anno preparo qualche ghirlanda. Generalmente uso come base i rami della ginestra, teneri e flessibili ben si adattano allo scopo. Con il filo di ferro li lego cercando di dare loro una forma il più circolare possibile.
Poi con l'erica formo tanti piccoli mazzolini lasciando il filo di ferro un pò lungo per poterli legare alla base della ghirlanda
e poi inizio a fissarli sulla base
sovrapponendoli per coprire il filo di ferro e cercando di dare una forma circolare
ancora un poco e la ghirlanda è terminata
Alla fine un bel fiocco per completare il tutto
Ed anche quest'anno la baita della nonna ha la sua ghirlanda di erica!
e se temete che seccando perda i fiori niente paura, basterà una bella spruzzata di lacca (proprio quella per i capelli) per impedirne la caduta.
"L’ha mai osservata la brughiera, Isabella?
E’ tormentata dai venti, dalle tempeste, dai ghiacci dell’inverno, eppure l’erica resiste, rimane attaccata alla sua terra sempre e comunque, non la tradisce mai, non l’abbandona per rifiorire in posti più tranquilli, le sue radici non muoiono, sanno che il loro destino è legato alla brughiera, anche se aspra e ostile, ma l’amano così com’è, senza riserve.
Io ho sempre sognato una donna nella mia vita, la immaginavo forte, forte come l’erika di queste vallate e capace di amare allo stesso modo. E lei, Isabella? Lei è come l’erika? O è pronta ad appassire ai primi inverni, ai primi freddi......"
E. Bronte