C'era una volta, in un paese lontano, una casetta al limitare del bosco. In questa casetta vivevano nonno Giovan Battista, suo nipote Carletto ed il loro cagnolino Ringo. Carletto voleva girare il mondo, vedere sempre posti nuovi, conoscere tanta gente ed allora il nonno escogitò uno stratagemma per accontentare il nipote: legò la casetta a tanti palloncini colorati , li gonfiò e come per incanto la casetta iniziò a sollevarsi, prima piano piano e poi, con l'aiuto del vento, andò sempre più in alto e vagabondando per i cieli permise a Carletto di realizzare il suo sogno.
Questo racconto, che ha preso spunto dal film Up, è la storia che mio nipote Tobia ama farsi raccontare dal nonno Angelo le sere che rimane a dormire da noi; insieme nonno e nipote vanno alla scoperta di nuovi posti, affrontano bestie feroci, fanno strani incontri, si beffano del mondo sottostante e confesso che a volte la fantasia del nonno è messa a dura prova dall'incalzare delle domande di Tobia: "E adesso dove andiamo?"
"No nonno lì ci siamo già andati"
"Andiamo in Sud America che non ci siamo mai stati"
"E poi Ringo aveva paura dei coccodrilli?"
e via di seguito................
Quest'anno, per il 5° compleanno di Tobia, festeggiato il 29 ottobre, ho voluto riprodurre sulla busta che annualmente ricamo i personaggi di questa fantastica fiaba, per ricordare nel tempo gli amici di tante belle serate insieme.
La casetta sollevata dai palloncini vaga nel cielo azzurro guardata a vista dal fedele Ringo
Nonno Giovan Battista e Carletto pronti per una nuova avventura
E anche per l'interno tante piccole casette
Un lungo viaggio voglio fare,
i bimbi del mondo andrò a trovare.
Ad uno ad uno li voglio vedere,
per sapere
come stanno, che fanno,
se vanno a scuola o non ci vanno,
se una mamma ce l’hanno
se hanno un papà che va a lavorare
e almeno una sorellina per giocare.
Voglio sapere chi rimbocca
le coperte dei loro lettini,
chi li sgrida se i ditini
si mettono in bocca,
se c’è chi pettina i loro capelli
con il pettine bagnato
e se è stato rattoppato
lo strappo nei calzoncini belli.
Voglio essere sicuro
che nessuno abbia paura quand’è scuro
che abbiano tutti vicino al cuscino
un bel sogno da sognare,
e una nonna che li tiene per mano
e l’Uomo Nero fa stare lontano.
E dirò loro: “Buongiorno, bambini,
bianchi, gialli, morettini,
bimbi di Roma e di Santa Fé,
color di latte o del caffè,
Bimbi ridenti di Mosca e Pechino,
o poveri fiori falciati
i bimbi del mondo andrò a trovare.
Ad uno ad uno li voglio vedere,
per sapere
come stanno, che fanno,
se vanno a scuola o non ci vanno,
se una mamma ce l’hanno
se hanno un papà che va a lavorare
e almeno una sorellina per giocare.
Voglio sapere chi rimbocca
le coperte dei loro lettini,
chi li sgrida se i ditini
si mettono in bocca,
se c’è chi pettina i loro capelli
con il pettine bagnato
e se è stato rattoppato
lo strappo nei calzoncini belli.
Voglio essere sicuro
che nessuno abbia paura quand’è scuro
che abbiano tutti vicino al cuscino
un bel sogno da sognare,
e una nonna che li tiene per mano
e l’Uomo Nero fa stare lontano.
E dirò loro: “Buongiorno, bambini,
bianchi, gialli, morettini,
bimbi di Roma e di Santa Fé,
color di latte o del caffè,
Bimbi ridenti di Mosca e Pechino,
o poveri fiori falciati
nel Paese del Fresco Mattino
bimbi dal ciuffo nero o biondo
buongiorno a tutti i bambini del mondo”.
bimbi dal ciuffo nero o biondo
buongiorno a tutti i bambini del mondo”.
(G.Rodari)
Che tenerezza ogni anno queste tue buste!
RispondiEliminaciao
Paola
fantastiche le tue buste... e bellissima l'immagine nonno-nipote..
RispondiEliminatanti auguri a Tobia e grazie a te per queste condivisioni (mi sembra quasi di vederlo crescere....)
naturalmente un bacio anche a Bianca
patri
troppo belle queste buste fantastiche!
RispondiEliminail disegno una meraviglia e tanti cari auguri....buona giornata di festa simona:)
Sei veramente una nonna speciale .... e la busta di una tenerezza unica....
RispondiEliminati abbraccio
Francesca
Adriana, sono commossa... ho le lacrime agli occhi... Che nonna speciale sei, e che nipotino fortunato è Tobia (che ha un nome meraviglioso)... Sai, anch'io ho avuto un nonno (machiavellico nell'architettare giochi e svaghi insieme) e una nonna (Adelina, che mi manca da 35 anni ma è come se fosse sempre con me) che sono stati la mia Torre di Faro, che hanno reso la mia infanzia un luogo incantato e che, tutt'ora, sono il mio modello. Adriana, sei una persona straordinaria...
RispondiEliminaSono affascinata e commossa........bravura, amore, bellezza, dolcezza, nostalgia..........e tanto altro ancora. Complimenti cara, un grande abbraccio
RispondiEliminaEmi
tanta tenerezza e dolcezza in un lavoro fatto con tanto amore....stupendo.glo
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