Attorno alla baita della nonna è tutta una fioritura di ginestre: una bella macchia di giallo lucente, quasi abbagliante, ci accoglie oggi al nostro arrivo........ gli occhi si riempiono di questo meraviglioso spettacolo e il fisico è subito ritemprato dalla fatica della salita.
Per il colore giallo vivo dei suoi fiori la ginestra è simbolo della luce e dello splendore. In Inghilterra si usa regalare agli sposi novelli rami di ginestra come augurio di prosperità.
Inoltre, essendo un arbusto che attecchisce in qualsiasi luogo e non ha bisogno di cure particolari, la ginestra è considerata anche simbolo della modestia e dell’umiltà.
Coltivata in abbondanza da Greci e Romani per attirare le api e ricavare così un ottimo miele, le ginestre in Spagna erano molto apprezzate per il loro profumo e la fibra delle loro radici veniva usata per produrre cordame per navi.
In tutta l’area mediterranea, venivano spesso utilizzati i rami spogli per farne delle scope.
Presente in molti stemmi araldici, la ginestra è legata alla storia francese e inglese; infatti, secondo un'antica leggenda, Goffredo il Bello d'Angiò, vissuto nel XII secolo, assunse il soprannome di "Plantageneto" perché in battaglia usava portare sul berretto un ramoscello di ginestra (in francese "genét") per essere più facilmente riconosciuto dai suoi soldati.
Questo soprannome passò, in seguito, a tutti i suoi discendenti.
Ed infine una curiosità: la ginestra appartiene alla famiglia delle leguminose!
Un angelo nei boschi di maggio
l'ha ricamata con splendido fulgore
quel velo sottile intessuto di oro
quei fuochi di Dio, quelle gemme di luce.
(da un canto gallese)