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martedì 30 aprile 2013

Mini corso borsa della spesa

Piove piove
la gatta non si muove
si accende la candela
si dice buonasera,
si accende il candelino
si dice buonmattino.
 
Così recita la famosa filastrocca che da bambina amavo ripetere fino allo sfinimento e che recentemente ho rispolverato, grazie a questa pioggia incessante che ci accompagna già da alcuni giorni.
Cielo perennemente grigio, una nebbia che sembra novembre, i camini che fumano come in pieno inverno, ma il sole dov'è? L'avranno mica rapito gli alieni e tra un pò dovremo anche pagare il riscatto.
Le mie danze del bel tempo non hanno funzionato, ma non voglio lasciarmi travolgere dal pessimismo, mi ricordo che  mio nonno, per risollevare gli animi, saggiamente amava ripetere che "Dopo ul brut u vegn ul bel" e quindi oggi mi sono distratta cucendo la utilissima borsa della spesa proposta da Francesca del blog Il mondo creativo di Francesca nel suo mini corso.
 
Grazie alle sue spiegazioni, sempre  chiare e dettagliate, arricchite di fotografie molto esplicative,  sono riuscita a confezionare questa bella borsa della spesa, molto capiente e robusta, con due bei soffietti laterali e che, una volta terminato l'uso, può essere ripiegata e riposta nella borsetta senza che occupi troppo spazio.


Ho utilizzato una stoffa che avevo acquistato tempo fa e che era rimasta inutilizzata per tanto tempo ed oggi è rinata a vita nuova.
Sono proprio soddisfatta, il pomeriggio che era iniziato all'insegna della svogliatezza ha dato buoni frutti......grazie Francesca, ora che ti ho scoperta verrò spesso a farti visita.
 

venerdì 26 aprile 2013

Natale insieme tutto l'anno...tappa di aprile

Con un giorno di ritardo ecco il mio lavoretto di aprile  del Sal "Natale insieme tutto l'anno". Dopo la giornata di ieri, splendida calda e soleggiata, (come vedete nelle foto)oggi siamo ripiombati nel freddo e sotto la pioggia quindi con un clima più natalizio e più consono al tema del post.




 




Un piccolo pannello da appendere alla porta. Lo schema delle casette ricamate lo potete trovare qui .
Per i quadrati non ricamati ho usato una stoffa scozzese, nei toni del rosso e del verde che fa tanto Natale, mentre per il retro una stoffa rossa.
 
 
 
 
 
 
 
E adesso tutti da Marina a vedere tutte le altre belle creazioni delle amiche di SAL
 
 

lunedì 22 aprile 2013

Altro giro, altro regalo

Ringrazio la gentilissima Stefania del blog Capricci a punto croce per questo premio che mi ha voluto donare
Ora, come da regola, devo rispondere a queste domande:
1. Preferisci Rocky o Rambo?   Per la verità nessuno dei due, ma dovendo scegliere sicuramente Rocky
2. Quel'è il tuo telefilm preferito?  Mi piaccione le avventure del Commissario Montalbano
3. Preferisci girare a piedi o in bicicletta?  A piedi
4. Ti piace fare i lavori di casa? Purtroppo li devo fare, non posso permettermi la colf
5. Qual'è il tuo attore preferito?    Richard Gere 
6. Qual'è il tuo hobbie preferito? Sicuramente  il punto croce
7. Preferisci la marmellata di albicocche o di prugne? Di prugne
8. Preferisci la crostata o torta di mele? La crostata
9. Preferisci il budino o il creme caramel? Il creme caramel
10. Cosa collezioni?   le acquasantiere e  i gufi
11. Qual'è il tuo sport preferito? Lo sci

Ora dovrei girare questo premio ad altri 11 blog con meno di duecento followers e qui sorge il problema....come fare a scegliere tra i  tanti blog, tutti altrettanto belli e ricchi di idee e spunti creativi, per cui lo giro a tutte le amiche che mi seguono assiduamente con pazienza e costanza , incoraggiandomi così a continuare in questa meravigliosa avventura, e a tutte le altre che per caso o per curiosità si troveranno a passare da queste parti.
 

sabato 20 aprile 2013

Non credevo ai miei occhi....


.....quando questa mattina li ho socchiusi per guardare dalla finestra che tempo c'era. Non sentivo più il ticchettio della pioggia sul tetto e, ingenuamente, pensavo ci fosse un pò di sole. E invece.....nooooooo, SORPRESA, la neve scendeva lieve lieve come in pieno inverno, ma oggi è il 20 aprile, nei giorni scorsi quasi stavamo in maniche corte!!!!!!!!!!!!




Sarà pure un paesaggio magico, fatato, fiabesco, ma a me la neve piace in inverno.....ora non mi dice nulla, anzi mi fà innervosire.... ho voglia di sole, di caldo, di luce, di spalancare le finestre, di mettere l'orto, di pulire il camino.... per cui continuo imperterrita con le mie "danze del bel tempo" ed i riti propiziatori della bella stagione, che consistono nello spargere per la casa i mei vari cuscinetti fioriti, che perlomeno danno un tocco di colore  al grigiore della giornata!!!!



lunedì 15 aprile 2013

Cuor di primavera

Finalmente è arrivata.... dopo tanta attesa la primavera in questi giorni è arrivata anche quassù, le temperature si sono fatte più miti, anzi il sole è decisamente caldo e, anche se le montagne che circondano la mia valle sono ancora innevate, il verde è il colore che sta prendendo il sopravvento.....i prati cominciano a riempirsi di teneri bucaneve, la forsizia è fiorita e sui rami cominciano ad apparire le prime tenere foglioline.
Come accogliere e festeggiare la primavera che si è fatta tanto attendere?
Ma con un cuore di primavera.... rigorosamente verde 









Coniglietti, carotine, trifoglio e quadrifogli per dare il caloroso "Benvenuto" alla dolce primavera. 
 Lo schema, che fa parte di una serie di cuori dedicati alle quattro stagioni,  lo potete trovare qui da Gazette 94

mercoledì 10 aprile 2013

Vassoi fioriti

C'è voglia  di colore, di luce, di caldo, di prati verdi...........di fiori!!!!!!!!
Ecco quindi i miei vassoi preparati con i fiori essiccati la scorsa estate per salutare la primavera in arrivo che oggi si presenta con un pallido sole (speriamo duri fino a  sera!).


.Esistono diversi modi di essiccare i fiori. Quello che ho utilizzato  è il metodo della pressatura: i fiori, raccolti in giornate non umide, possibilmente nelle ore centrali della giornata, vengono posti tra due fogli di carta assorbente e poi pressati nella pressa o anche tra le pagine dei libri, facendo attenzione e ben distendere le foglie e i petali. La carta assorbente serve per raccogliere l'acqua che il fiore rilascia durante l'operazione, infatti il fiore seccato si riduce in dimensione rispetto al fiore fresco.
Ho fatto parecchi esperimenti ed ho potuto osservare che non tutti i fiori si prestano ad essere essiccati, alcuni perdono completamente il loro colore (ad esempio le ginestre diventano bianchicce). Quelli che maggiormente rendono sono le ortensie, l'erica, i ranuncoli, le pratoline, le felci.


I fiori secchi li utilizzo anche per fare segnalibri, bigliettini augurali, chiudi-pacco, piccoli oggetti che spesso portano con sè il ricordo di una giornata particolare, di una passeggiata in compagnia, di un momento felice.
 
 Con questo post partecipo al 1° Compliblog di Maria Grazia
 
 
Per fare un prato
occorrono un trifoglio ed un'ape.
Un trifoglio, un'ape
e il sogno.
Il sogno può bastare
se le api sono poche.
(Emily Dickinson) 
 

domenica 7 aprile 2013

Aspettando la primavera

In attesa della primavera, che purtroppo tarda ad arrivare, ho ricamato questo allegro cuscinetto il cui schema lo potete trovare qui in questo bel blog ricco di idee e di schemi.















Questo simpatico trampoliere tiene nel becco i   simboli della stagione:  i primi  fiori e le dolci fragole che tanto piacciono a grandi e piccini....la natura si sta risvegliando dal  lungo sonno invernale ed ogni giorno è una nuova scoperta!


In queste altre foto accanto al cuscinetto c'è un coniglietto che ho fatto riciclando la manica di una mia vecchia maglia di lana. Per questa idea devo ringraziare  Paola del blog Laboratorio di zia Polly. Paola è un pò tutto: cuoca, ricamatrice, magliaia, sarta, moglie e mamma,  insomma è una miniera di idee, si occupa di tante cose e tutto le riesce al meglio! Andate a trovarla e vedrete che meraviglie....


Ebbene, grazie a Paola ho potuto sì fare il coniglietto ma ho soprattutto conosciuto 
questo sito, ricco di tante idee e che consiglio soprattutto a chi lavora con i bambini.
Naturalmente il mio coniglietto l'ho regalato al mio piccolo Tobia il quale mi ha giustamente fatto notare che questa era una coniglietta perchè aveva il fiocco rosa "il losa è il colole delle femmine". Non ti preoccupare, gli ho risposto, lo facciamo subito diventare maschio.....un bel fiocco azzurro e voilà!!!!!!

lunedì 1 aprile 2013

Non c'è Pasqua senza pastiera....

Le origini  di mio marito mi hanno permesso di conoscere ed apprezzare questo  dolce pasquale tipico della Campania, la pastiera, e ad ogni Pasqua sulla nostra tavola non manca mai.
 
Tante sono anche le leggende legate alle origini della pastiera napoletana. Tra tutte la più suggestiva ed affascinante risulta essere quella della sirena Partenope.
Pare che la bella sirena, incantata dalla bellezza del golfo, disteso tra Posillipo ed il Vesuvio, avesse fissato lì la sua dimora e ad ogni primavera, per salutare gli abitanti del posto, emergeva dalle acque, allietandoli con canti d'amore e di gioia. Un giorno, la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti, tanto che accorsero verso il mare per donarle quanto di più prezioso avessero. Le sette più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnare i doni alla meravigliosa sirena: la farina, forza e ricchezza della campagna; la ricotta, omaggio di pastori e pecorelle; le uova, simbolo della vita; il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura; l'acqua di fiori d'arancio, omaggio dai profumi della terra; le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani; ed infine lo zucchero, che rappresentava l'ineffabile dolcezza profusa dal canto di Partenope in cielo, in terra, ed in tutto l'universo.
La sirena, felice per i tanti doni, si inabissò per fare ritorno alla sua dimora cristallina e depose le offerte preziose ai piedi degli dei. Questi, inebriati dalla moltitudine di profumi ed aromi, riunirono e mescolarono i vari ingredienti per creare un dolce che potesse eguagliare la bellezza di Partenope e la dolcezza del suo canto:    nacque così la Pastiera Napoletana.
 
 Si racconta inoltre che Maria Teresa D’Austria, consorte del re Ferdinando II di Borbone, soprannominata dai soldati la Regina che non sorride mai, cedendo alle insistenze del marito  , famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere.  Pare che a questo punto il Re esclamasse: per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo.




Anche quest'anno, come potete vedere, nonostante i miei acciacchi, grazie al prezioso aiuto di mia figlia, la pastiera ha allietato la fine del nostro pranzo pasquale.

La preparazione della pastiera è abbastanza lunga e complessa, gli ingredienti sono tanti ed è una vera e propria bomba calorica ma di fronte a tanta bontà non pensiamo alla bilancia!!!! Il consiglio è di prepararla qualche giorno prima   (di solito il giovedì) per poterla gustare  pienamente il giorno di Pasqua.

Se volete provare anche voi a preparare questa delizia potete trovare la ricetta direttamente sul barattolo del grano precotto venduto nei supermercati  oppure girovangando nei vari siti di cucina.
BUON APPETITO!!!!!!!!!!!



sabato 30 marzo 2013

mercoledì 27 marzo 2013

Il mio albero di Pasqua

Le miniaturine pasqual-primaverili che vi ho mostrato qualche giorno fa sono diventati di mini cuscinetti che sono serviti ad addobbare il mio piccolo albero di Pasqua

Ho aggiunto qualche ovetto e degli uccellini di legno, un fiocchetto di rafia.....a volte basta proprio poco per creare un'atmosfera pasquale.


Poi ho aperto la scatola dei reperti storici ed ho trovato una vecchia ghirlanda fatta alcuni anni fa, era uno dei miei primi esperimenti di cucito




 




e così anche  anche la porta è addobbata.....
questa invece è una mini ghirlanda fatta anch'essa tanti anni fa con la tecnica del biedermeier, ma mi piace sempre tanto e così ogni anno la rispolvero e la riappendo!!! 
Pasqua si sta avvicinando , gli addobbi sono quasi completati, ora bisogna pensare alla cucina.... cosa prepariamo di buono?.... Bah...ci penseremo, per ora vi saluto, a presto!

lunedì 25 marzo 2013

Natale insieme tutto l'anno - Marzo

Ecco il mio cuscinetto per festeggiare insieme un'altra tappa di questo cammino verso il Natale..... un semplice alberello dove ho alternato al punto croce il punto scritto.

Come spicca questo cuscinetto rosso tra i tronchetti di faggio pronti per essere bruciati  ..... qui da noi i camini sono ancora in piena attività,  sembra che manchino pochi giorni al Natale e non i 9 mesi del calendario.
Ora vado qui da Marina a curiosare i lavori della mei compagne di avventura....
A presto
 

giovedì 21 marzo 2013

Primo giorno di primavera!!!!

Il primo giorno di primavera si è annunciato con un  cielo azzurrissimo, un sole quasi abbagliante  e un'aria frizzantina (si sà siamo in montagna) .
Che gioia sentire il cinguettio degli uccellini che sembrano anche loro risvegliarsi dal rigido inverno, poter aprire un pò le finestre per lasciare entrare questo primo tepore, vedere lo sbocciare dei primi fiori nei prati dove ancora qua e là si scorge qualche chiazza di neve. 
La primavera sta bussando, vuole entrare, speriamo che messer inverno raccolga il suo bagaglio e se ne vada al più presto, senza ripensamenti......
Nel frattempo, in attesa che la primavera arrivi anche nel mio giardino, l'ho fatta fiorire in casa, in questo bel ricamo  di qualche tempo fa e trasformato in una bella scatola dall' amica Wilma, maestra nel cartonaggio.

C'è tutta la primavera, lo sbocciare dei fiori coloratissimi, coniglietti, gallinelle, api e tanta allegria.


Lo schema è della bravissima Barbara Ana e lo potete trovare qui.


martedì 19 marzo 2013

Auguri papà


Mario, il mio papà,  se ne è andato in silenzio, come aveva vissuto, 28 anni fa e anche se la sua vita è stata breve,  ha tracciato una strada  sulla quale continuiamo a camminare saldamente, grazie ai suoi insegnamenti.
La sua vita è stata sì breve, ma molto intensa. Giovanissimo, baldo e fiero alpino, dovette partire per la guerra, preso prigioniero trascorse quasi due anni nelle miniere di carbone della Westfalia,  dove fu  liberato dagli americani . Orfano di madre in giovane età, aveva nella religione e nella famiglia i capisaldi della sua vita.
Uomo di poche parole e di grandi silenzi, sposo e padre tenerissimo,  uomo di grande rigore morale e di enorme fede ha saputo indirizzarmi sulla strada della vita inculcandomi quei valori di onestà, rettitudine e semplicità che ancora oggi sono i pilastri su cui si fonda il mio cammino e che a mia volta ho cercato di trasmettere ai miei figli.
Mio padre nel suo genere era un artista; accanto al lavoro di capostazione che ci dava da vivere, coltivava le sue grandi passioni, sempre rigorosamente a contatto con la natura: appassionato cercatore di funghi (era rimasta famosa la volta in cui trovò in poco più di mezza giornata un gerlo di funghi), di cui conosceva tutte le specie, ma raccoglieva e mangiava  rigorosamente solo porcini: “mi ai mangi mia” (1) rispondeva lapidario a chi gli chiedeva consiglio sulla cottura di altri funghi commestibili. Ricordo con tenerezza  il rito della pulizia dei funghi, che ci coinvolgeva tutti:  mamma doveva preparare il tagliere e le cassette per l’essicazione, lui dava il filo al suo coltellino “messer” come lo chiamava  , in ricordo dei giorni passati in Germania,  noi bambini gli porgevamo i funghi e lui con delicatezza , come trattasse la cosa più preziosa al mondo, cominciava a pulirli con la pezzuolina bagnata e  ad affettarli per poi deporli nelle cassette di legno, senza dimenticare ogni volta di ricordarci che “la prima pulizia và fatta nel bosco, bambini, così la semenza rimane lì, pronta a darci l’anno prossimo altri funghi, non come quelli che vanno nel bosco  e i stropan si anca i radiisc”(2).
Le sue uscite  nei  boschi non erano mai infruttuose, quando non c’erano i funghi c’erano le fragole, i mirtilli, i dolci lamponi, i fiori di tiglio per preparare le tisane, le gemme di pino per fare lo sciroppo per la tosse, la radice di genziana per il digestivo migliore del mondo anche se “gram cume ul toscich”(3),i rami di nocciolo, flessibili e adatti a intrecciare i cesti, pezzi di legno da bruciare in inverno, insomma ritornava sempre con qualcosa tra le mani.
Altra sua passione era l’orto che coltivava con  amore e competenza…..dalla vangatura alla semina, dall’ eradicazione delle erbacce alla raccolta tutto era svolto da lui con meticolosa perizia, e ricordo la sua gioia quando il raccolto era abbondante ed il suo rammarico, invece, quando una grandinata o una  brutta stagione rovinava il raccolto “quant teemp bitù via”(4).
Negli ultimi anni della sua vita si riscoprì abile artigiano ed ecco   dalle sua mani uscire gerlini, cestini piccoli e grandi, gerloni per il fieno, rastrelli,…… gli oggetti in miniatura poi venivano tutti sistemati sopra una grossa corteccia, che diventava una piccola mostra degli oggetti di uso quotidiano nella civiltà contadina.
Zio tenerissimo di una miriade di nipoti (alla nostra tavola non mancava mai qualche nipotino “invitato speciale” ), nel momento in cui la vita gli permise di coronare il suo grande sogno di diventare nonno, di una bimba, come lui desiderava ardentemente, insorsero i primi segni della malattia che in poco tempo lo consumò.
Quanti anni sono passati…..dicono che il tempo mitiga il dolore, non è vero, secondo me  lo trasforma….da rabbia cieca contro tutto e contro tutti a struggente nostalgia, quella che provo osservando certe sue espressioni in mio fratello, o quando nell’orto lo rivedo in Angelo chino a strappare le erbacce, o in baita quando penso a come sarebbe stato felice ad averne una tutta sua.
Da tanti piccoli segni sò che mi è vicino, ma soprattutto è vicino ai suoi nipoti, all’unica che ha conosciuto in terra e agli altri che ha conosciuto dal cielo, so che ogni giorno, dal bosco incantato in cui il Signore sicuramente gli ha permesso di stare, segue con occhi attenti  i nostri passi, una mano posata sulle nostre spalle, continuando  così a vivere in noi.
AUGURI PAPA'
Traduzione dal dialetto:
(1)  Io non li magio.
(2)  non come quelli che vanno nel bosco e strappano anche le radici
(3)  amaro come il veleno
(4) quanto tempo buttato


Alcuni dei suoi lavori





 




lunedì 11 marzo 2013

Ritorno nella blogsfera

Eccomi di ritorno nel magico mondo della blogsfera.
La colpa della  latitanza non è mia, ma di un piccolo intervento chirurgico al ginocchio che da qualche tempo mi crea problemi.
Ora il grosso è passato, qualche giorno   ancora con le stampelle, poi spero di ritornare come prima, anzi meglio di prima!!!!
Dopo giorni un pò così così, oggi sento che comincia ad andare meglio e sapete qual'è il segnale indicatore di questo miglioramento?  Tante di voi lo avranno già capito..... ve lo svelo subito: LA VOGLIA DI CROCETTARE!!!!!!!!!!!!
Quindi bando alle chiacchiere, vi mostro subito queste miniaturine pasquali-primaverili che ho ripreso in mano stamattina


Devo terminarne ancora qualcuna, sono otto in totale..... e poi cosa ne farò, penserete voi.
Io un'ideuccia l'ho già in mente..... voi invece cosa ne fareste?
Un abbraccio e a presto.

lunedì 25 febbraio 2013

Natale insieme tutto l'anno - Tappa innevata di febbraio

Pochi giorni fa così


ed oggi così
 


Siamo ripiombati nell'inverno..... quindi la tappa di febbraio  del SAL di Marina "Natale insieme tutto l'anno" cade proprio a fagiolo......................
I cuoricini in pannolenci, contenuti nella loro custodia, occhieggiano tra la neve

Semplicissimi da realizzare, abbelliti con bottoncini, perline e guarnizioni di pannolenci, appesi sulla porta saranno un augurio di  Buon Natale . Sulla tavola di Natale saranno un simpatico ed economico segnaposto.
 


Ora non mi resta che andare a vedere gli altri lavori delle mie "colleghe di SAL" da Marina ..... ed aspettare l'arrivo della primavera.
Vi saluto con questa poesia che ieri ripetevo al mio piccolo Tobia e che avevo imparato credo in prima elementare.....

 "Le casette stupefatte
sono bianche come il latte
tutto è bianco
monte e valle
è un diluvio di farfalle"