Oggi ricorre l'anniversario del Miracolo della Madonna del Sangue di Re.
Il miracolo avvenne infatti il 29 aprile 1494, in uno sperduto paesino tra le montagne, Re, con l'effusione miracolosa del sangue da un affresco raffigurante una Madonna del latte, dipinta sulla facciata della chiesa.
Il prodigioso evento fu causato da un gesto sacrilego, compiuto da Giovanni Zuccone che, perdente al gioco della piodella (gioco che consisteva nel tirare un sasso appiattito, la "piodella", contro un 
cilindro di legno su cui ognuno aveva posto una moneta; vinceva chi riusciva a 
far cadere le monete vicino al proprio sasso)scagliò la sua piodella contro l'immagine della Madonna colpendola alla testa.
L'effusione di sangue durò 20 giorni ed è documentata in due pergamene: una del tempo del miracolo e l'altra del 1500.
Accanto alla piccola chiesa dell' epoca  è stato costruito un imponente Santuario di stile bizantino-rinascimentale,  insignito del titolo di Basilica Minore.
In un tabernacolo sul retro 
dell'altare sono conservare in un'ampolla di cristallo pezzuole di stoffa 
intrise del sangue miracoloso. 
Testimonianza della grande devozione popolare 
sono le centinaia di ex voto che tappezzano le pareti della Basilica. 
 Veduta esterna  
dell'imponente Santuario
Le tracce del sangue sull’immagine del miracolo sono quasi scomparse; si possono 
individuare solo con strumenti ottici. Una indagine scientifica sia 
sull’affresco sia sulle reliquie del sangue è stata eseguita dal prof. Judica 
Cordiglia di Torino nel 1962. Il contenuto dell’ampolla ha fatto riscontrare lo 
spettro inconfondibile dei componenti del sangue; e le stoffe sono risultate 
tessuti dell’epoca del miracolo; mentre l’esame radiografico della testa della 
Madonna ha messo in evidenza la frattura della parte frontale causata dallo 
spigolo di un corpo contundente di forma piatta (la piodella).L’indagine del Cordoglia ha pure evidenziato un particolare sorprendente 
sfuggito ai testimoni oculari al tempo dell’effusione: la colata di sangue, 
anziché scorrere sulla parete liscia dell’affresco, avrebbe percorso il volto della Madonna e del Bambino come se 
fossero due persone reali. 
L’affresco della Madonna di Re raffigura con uno stile 
romanico bizantineggiante una delle Madonne del latte. Seduta in trono con Gesù Bambino benedicente sulle 
ginoccia,  nella destra ostenta tre rose, il "fiore dei vergini" e il 
simbolo del Rosario.
Ai piedi dell’immagine la scritta "In gremio Matris sedet sapientia Patris" ("In grembo alla Madre sta la sapienza del Padre ") .
Ai piedi dell’immagine la scritta "In gremio Matris sedet sapientia Patris" ("In grembo alla Madre sta la sapienza del Padre ") .
 Il pittore della Madonna di Re è 
anonimo non avendo lasciato la firma né su questo affresco né su altre opere da 
lui dipinte con uguali caratteristiche. 
Ancora  oggi nelle case di Re e  della Valle Vigezzo e Valli limitrofe, del Lago  Maggiore e del Canton Ticino l’immagine della Madonna del Sangue ha un posto di  onore; inoltre la sua figura   appare  dipinta dovunque sui muri esterni delle abitazioni e sulle umili casere degli  alpeggi.A destra vecchio affresco sul muro di una baita e a sinistra moderna piastrella sulla facciata di una casa
Anche in me è molto forte la devozione verso la Madonna di Re, che oggi ricordo particolarmente e simbolicamente le offro questo umile cuscinetto.
"Una rosa,  regina dei nostri  giardini, a Maria, la regina del giardino di Dio.".



