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giovedì 26 marzo 2020

La mia quarantena

Giorni tristi, giorni bui.....il cuore piange ed è vicino alle famiglie   che hanno perso i loro cari, il cuore piange la lontananza dai propri cari, il cuore batte nell'attesa di poterli riabbracciare, il cuore è vicino a medici, infermieri, operatori sanitari che vivono come in trincea la battaglia contro il nemico, ma anche a coloro che sono costretti a lavorare per non farci mancare  l'indispensabile.
Cosa insegnerà questo periodo?
A me personalmente sta insegnando che la vita è bellissima nella sua banale normalità.............. avete mai pensato a quanto è bella la  normalità? 
Sta insegnando ad amare ed apprezzare di più  la nostra cara Italia,  a volte bistrattata e ferita, ma che sta dando un grande esempio di unione, solidarietà, amore e tenacia...... 
Sta insegnando che nella vita bisogna fermarsi ogni tanto a riflettere ed ascoltare. In questi giorni di silenzio surreale riscopro rumori e suoni a cui prima non badavo, il semplice canto degli uccellini o il suono delle campane erano diventati parte della mia vita e passavano inosservati, ora sono diventati un elemento essenziale che mi fa credere che la vita continua e prima o poi  questo incubo finirà.
E poi ci sono le telefonate di parenti e amici che ti fanno sentire amato e le video-chiamate con i nipotini che ti immagonano da un lato, ma dall'altro ti spronano ad andare avanti in attesa del momento in cui finalmente li potrò nuovamente stringere al petto e riempire di baci.
Nonostante tutto i giorni trascorrono senza che mi annoi, cerco di riempire ogni buco per impedire al cervello di lavorare troppo e quindi via libera alla cucina con piatti che da anni non facevo, pulizie di primavera, ricamo, cucito,lettura e anche qualche momento di ginnastica dolce.
All' inizio dell'anno mi ero ripromessa di portare a termine tanti lavori  che giacevano da tempo nella mia cesta degli incompiuti, ma non avrei mai immaginato di poter tenere fede a questa promessa ed invece, con tanto tempo a disposizione, pian piano, i miei "incompiuti" si stanno trasformando in "compiuti".
Ho finito il mio uccellino della primavera, iniziato ben sette anni fa.  

Ho finito poi questo ricamo iniziato in questa giornata.


Un cuscinetto con quadrifogli, i portafortuna per eccellenza, e un bordo di melograni simbolo dell' unità di popolo ma anche di prosperità e ricchezza. Non pensate che sia adatto a questo periodo?    Abbiamo bisogno di fortuna ed abbiamo dimostrato di essere un grande popolo. 
Nel contempo è anche un augurio per il futuro, che la ripresa porti in breve tanta prosperità e ricchezza,   non solo materiale ma anche di valori, quei valori che abbiamo dimostrato di avere  e che non debbono andare persi.

8 commenti:

  1. Bellissimo l uccellino..speriamo che tutto questo ci insegni qualcosa..perchè tante cose sono andate perdute..Buona giornata..

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    1. Esatto Giuditta, facciamo tesiro di questo periodo per imparare a vivere meglio e rispettare di più noi stesdu e la natura. Buona giornata anche a te

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  2. Concordo con le tue riflessioni. Le creazioni sono splendide. Mi colpisce particolarmente l' uccellino. Baci.

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  3. Le tue riflessioni mi trovano d'accordo, sei riuscita a scrivere ciò che il mio cuore diceva ma non aveva il coraggio di scrivere sul blog.
    Complimenti per i tuoi lavori, sono stupendi.

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  4. È ciò che penso Stefania. Speriamo di riuscire a mantenere tutte le promesse fatte in questi giorni e di uscirne cambiati in meglio. Grazie per i complimenti.

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  5. ciao belle le tue creazioni. L'uccellino è bellissimo

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