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giovedì 31 dicembre 2020

Bilancio di fine anno

 Fine anno, tempo di bilanci. Personalmente non ho mai amato i bilanci,  ricordi forse dei lontani tempi della scuola. Questo che sta terminando  però è stato un anno particolare, difficile, e a detta di tanti da dimenticare.  Certo la pandemia, i lockdown, il distanziamento sociale, la lontananza degli affetti hanno pesato molto, la crisi economica mondiale lascerà degli strascichi enormi, i lutti che hanno toccato tante famiglie mi hanno e mi rattristano ancora, ma non riesco a essere così negativa al punto di definire come il peggiore della mia vita l' anno che se ne sta andando. Anche nel peggio si può sempre trovare qualcosa di bello e scavando nei giorni passati ho trovato tanti regali che ho ricevuto in questi mesi:

Primo fra tutti la certezza, o meglio la sicurezza, di essere nonna di quattro nipoti;

poi l' inizio dei lavori di ristrutturazione della nuova casetta dove spero di trascorrere una serena vecchiaia;

la gioia di un compleanno festeggiato in giardino con figli e nipoti;

l' abbraccio di Bianca e Tobia alla fine del  primo lockdown;

i "ti amo del mio cuore" di Elisa;

i riccioli della cipollina;

il calore della famiglia; 

la consapevolezza che le vere amicizie si mantengono vive anche a distanza di chilometri;

le telefonate e i messaggi che non ti saresti mai aspettata;

la salute, bene prezioso e spesso dimenticato alla rincorsa di chissà cosa;

ed infine, ultima ma non meno importante, la  scoperta di essere fortunata di vivere in un posto meraviglioso che ha reso questi mesi meno duri.

Penso che il mio bilancio annuale si chiuda in attivo e se anche ci sono stati momenti brutti, di sconforto, di tristezza e di insofferenza questi sono dimenticati dalla gioia di essere qui ad accogliere l'anno che verrà.

Auguro a tutti un Buon anno con queste parole di Einstein, mai così importanti come in questo momento

"Impara da ieri 

Vivi per oggi 

Spera per il domani."

BUON ANNO!







domenica 13 dicembre 2020

Nuove troussine

 La mia passione per le troussine non ha fine. Mi piace confezionarle e mi piace regalarle. In vista del Natale ho creato queste due, la prima dedicata alla grande nevicata dei giorni scorsi e destinata ad una ragazza sportiva amante della neve e dello sci




E la seconda destinata ad una ragazza che da poco è andata a vivere da sola





Vi auguro una serena  settimana, ricca di sole cose belle.





domenica 6 dicembre 2020

I Babbi della Prairie non stancano mai

È vero, i Babbi della Prairie schooler non stancano mai, sono sempre attuali anche con quell' aria un po' retrò, che contrasta con i sorridenti e paffuti Babbi Natale che vediamo nelle pubblicità. Io li preferisco sempre ed ogni anno la tentazione di ricamarne qualcuno è sempre tanta. Con l' ultimo nato ho confezionato una borsettina che ho riempito di sempreverdi e appesa all' ingresso di casa.


Ma non finisce certamente qui, altri Babbi sono in produzione!
A presto.

martedì 1 dicembre 2020

Benvenuto dicembre


Dicembre  è un mese sempre molto atteso perché porta con sé tante festività, prima fra tutte il Santo Natale, un mese pieno di calore, di luce, di sorrisi di bimbi e di attesa. Questo anno in modo particolare  sto vivendo un' attesa diversa, meno frenetica e  più consapevole del mistero che il Natale porta con sé. Le restrizioni a cui siamo tutti sottoposti a causa della pandemia mi  portano a riflettere su ciò che veramente conta nella vita.

Con gioia e speranza ho  accolto quindi questo mese preparando qualche ghirlanda. La sua forma circolare simbolo della vita eterna, i ramoscelli sempreverdi ad indicare che la vita continua anche durante i rigidi inverni, le pigne e le bacche quali augurio di lunga vita ed il suo significato, quello di buon augurio,  fanno di lei non una semplice decorazione natalizia, ma un importante simbolo religioso.

Buon dicembre a tutti voi che passate da questo mio angolino.



"Ruberò le stelle al cielo 

per farne ghirlanda"

(E. Benni)






sabato 21 novembre 2020

Le piccole cose

 





                                            "Le piccole cose hanno l' aria di nulla, 

                                                             ma ci danno la pace"

                                                                    (G. Bernanos)

Schema di Luli per piccoli pensieri natalizi.

            

martedì 10 novembre 2020

E ci risiamo

 Siamo di nuovo in zona rossa....altro lock-down e chissà se sarà l'ultimo?

Il nemico invisibile non accenna ad andarsene; dopo averci illusi di esserci liberati di lui durante i mesi estivi è ritornato, più forte e più aggressivo che mai.

E così la nostra povera Italia si ritrova  divisa in tre parti: zona rossa, arancione e gialla. Ma io dico è stato fatto tanto per unificarla ed ora è  sufficiente un piccolo  virus a creare altre divisioni che non accontentano nessuno. D'altronde non si poteva fare diversamente e ogni decisione da prendere è sempre difficile....

L'idea di una nuova chiusura mi spaventava nei giorni scorsi, soprattutto il pensiero di non poter vedere le nipotine che vivono in Lombardia mi angoscia ancora ora, ma non si può fare diversamente,  dobbiamo andare avanti, adottare  tutte le precauzioni possibili, osservare le regole e sperare che tutto vada bene.

La natura intanto segue il suo corso, e mentre ci avviciniamo alla stagione fredda lei continua a regalare meravigliosi cieli azzurri


tappeti di foglie

 

colori caldi e rilassanti


e la fioritura della mia natalina.

Le mie passioni fortunatamente mi tengono compagnia: letture,   esperimenti in cucina,  punto croce e pasticci vari.

Da un'idea di Creative Mamy sono nati questi  angioletti fatti ricoprendo tappi di sughero.   Li ho pensati come segnaposto per il prossimo Natale, ma ora mi sorge il dubbio: come saremo messi allora? Potremo stare insieme o saremo ancora in lock down?
Nel frattempo io creo e poi sarà quel che sarà!







lunedì 2 novembre 2020

Antillone e le sue ninfee

Nella stagione autunnale le camminate in montagna hanno una doppia valenza perchè, oltre a farci conoscere bellezze naturali incontaminate ci permettono di vederle in altri colori, quelli con cui l'autunno   dipinge i suoi paesaggi.

Oggi vi voglio parlare di una breve, rilassante passeggiata per raggiungere il laghetto di Antillone, una vera piccola perla, situato in una conca di fitte pinete. 

L'escursione adatta a tutti parte dalla Val Formazza e precisamente da Fondovalle. Lasciata la macchina all' uscita della galleria si percorre un breve tratto su quella che era la vecchia strada statale fino a raggiungere la mulattiera che porta ad Antillone. Si sale dolcemente su un sentiero fiancheggiato da cappelle della  Via Crucis e immersi in un bel bosco di faggi che in autunno regala magnifici colori




 


fino a giungere sulle rive del laghetto dove, sino ai primi anni del 1900, fiorivano le ninfee. In seguito lavori di costruzione di una condotta idrica portarono al suo prosciugamento. Negli anni cinquanta vennero eseguiti dei lavori di impermeabilizzazione che riportarono lo specchio d'acqua alle dimensioni originali, ma ormai la flora e la fauna erano irrimediabilmente compromesse e non si è potuto più assistere alla fioritura delle ninfee.



Lo specchio d'acqua e le sue ninfee sono  anche teatro di un'antica leggenda che narra dell’apparizione della Madonna che guarisce una signora e chiede ai valligiani di costruire sulla sponda del lago una chiesetta dedicata alla Visitazione. Quando l’ordine fu eseguito, si assistette a un altro miracolo: sulle acque del lago comparvero tante ninfee che la gente del posto ritenne benedette e utili per tener lontani i fulmini e la tempesta.

Lasciamo alle spalle il lago e raggiungiamo il piccolo borgo di Antillone, non più abitato stabilmente, poche case raccolte interno all' Oratorio dedicato alla Visitazione. Purtroppo era chiuso e non ho potuto ammirare  lo stupendo affresco  recentemente restaurato  che descrive una lunga processione di uomini e donne in costumi secenteschi che camminano sulle montagne per recarsi al santuario del S. Gottardo.Questa processione si svolgeva fino al Seicento il 25 giugno da Formazza al Gottardo: quaranta chilometri, in giornata e con qualsiasi tempo. Nel XVII secolo il vescovo di Novara commutò il pellegrinaggio in una processione annuale all’oratorio di Antillone dove venne dipinto l’affresco di S. Gottardo.

                                                                (foto presa dal web)

Ho saputo poi che Antillone era anche meta di un’altra processione che gli abitanti di Salecchio e di Agaro effettuavano per raggiungere la chiesetta . Ancora alla fine dell’Ottocento e fino agli anni ’60 del Novecento, la processione ad Antillone, con la statua della Madonna  era effettuata regolarmente.  Si andava ad Antillone, quattro ore a piedi da Salecchio, per invocare la pioggia durante i periodi di siccità oppure per richiedere il bel tempo dopo lunghi periodi piovosi. 

Il mondo contadino era ricco di questi riti,  chiamati della speranza,  che avevano lo scopo di risolvere i problemi delle comunità.  Adesso ci rimangono queste  testimonianze della grande devozione dei nostri avi.

Giriamo tra le case di Antillone,

sotto il cielo di un azzurro che più azzurro non si può
 
e finalmente ci sediamo ad ammirare lo splendido paesaggio, la maestosità delle cime che ci circondano, i colori dell' autunno, l' impagabile spettacolo che la natura regala


 


 

Una sosta alla fontana del pellegrino e, a malincuore, ritorniamo verso casa.


 

venerdì 30 ottobre 2020

Le ultime rose della stagione




                                                           "Dio ci ha donato la memoria,

         così possiamo avere le rose

           anche a dicembre"

                          (J.M.Barrie)

 

martedì 27 ottobre 2020

Swap "La borsa di Mary Poppins"

La borsa di Mary Poppins è il titolo dell' ultimo swap a cui ho partecipato con le amiche del forum  L'isola creativa .


 Un titolo molto accattivante per me che normalmente ho una borsa  che assomiglia al pozzo di San Patrizio, senza fondo e strapiena, della serie " non si sa mai, anche questo potrebbe servire".

E proprio pensando alla mia borsa ho preparato lo swap per la mia abbinata, la dolce Patrizia.  Innanzi tutto ho cucito una borsa pieghevole per le piccole spese onde evitare troppi sacchetti di plastica e una troussina con lo stesso tessuto

ed un piccolo porta chiavi ricamato a punto croce


Ho poi aggiunto dei fazzoletti di carta, le immancabili mentine, una spazzola con specchietto richiudibile (per essere sempre in ordine), un metro a nastro e un pacchetto di dolcetti.

Ecco quello che invece ho ricevuto  da Rosa del blog Il filo che crea
Una bella troussina, sempre utile, uno specchetto da borsetta
tutto l'occorrente per il cucito e l'hand-made che la mia abbinata, una vera maga nei lavori all' uncinetto, ha voluto preparare per me: un porta-cellulare, un porta-mascherina e un piccolo porta-rossetto. Grazie ancora a Rosa.
E adesso prepariamoci per lo swap più atteso dell'anno, quello di Natale.

giovedì 22 ottobre 2020

L' ultima lavanda della stagione

 Con l'ultima lavanda della stagione, raccolta pochi giorni fa, ho preparato delle borsettine in pannolenci


ho aggiunto un fiore sempre in pannolenci

qualche applicazione in legno che ricordi l'estate, un fiocchetto in tinta
ed all'interno un centrino di tulle pieno di fiori di lavanda
Messe sulle grucce negli armadi,  oltre a profumare i nostri capi e la biancheria, ci riporteranno ai colori ed ai profumi dell' estate