Pagine

venerdì 6 ottobre 2017

Al lago di Antrona, tra fantasia e realtà

Da tempo avevo promesso ai miei nipotini un'escursione a sorpresa, e per incuriosirli e tenerli sempre più sulle spine, narravo loro che il posto in cui ci saremmo recati era magico e  meraviglioso. La loro curiosità cresceva sempre più e le loro domande si facevano sempre più incalzanti:
"Nonna ma quando andiamo?"
"Quando il cielo sarà senza nuvole....."
"E perchè?" chiedevano incuriositi
"Perchè si devono vedere bene le cime dei monti e ci si deve specchiare in limpide acque "
"Nonna ma in quel posto ci sono le fate"?
"Ci sono fate, gnomi, fiori, bacche, e tanti animaletti"
E via di questo passo.
La loro ansia cresceva sempre più mentre la mia fantasia infarciva questa escursione sempre di nuove storie fantastiche finchè una bella mattina di fine agosto siamo partiti verso la nostra meta:   il lago di Antrona.
Questo bacino naturale si trova in Valle Antrona, una delle sette Valli dell' Ossola, ad un'altitudine di 1.240 metri, ed ha avuto origine da una frana  che nel 1642  distrusse il paese.
La giornata all'inizio non era delle migliori, ed io temevo la delusione dei miei piccoli; ma a poco a poco il cielo si è aperto permettendoci di godere pienamente della bellezza del luogo.
La   passeggiata, adatta a grandi e piccini, si snoda lungo un  bel percorso ad anello che costeggia le sponde del laghetto

Abbiamo attraversato  una piccola galleria.
"Stiamo molto attenti" ha detto la piccola Bianca, "Magari è il nascondiglio di qualche strana creatura!"
Come i monti circostanti anche noi ci siamo specchiati nelle acque del laghetto



Abbiamo bevuto nei rustici abbeveratoi, sbirciando tra le felci nella speranza di vedere apparire qualche gnometto
Attraversato il ponticello
 e iniziamo a perlustrare l 'altra sponda del lago. Lo scenario è sempre magnifico, le acque del laghetto riflettono come per magia la vegetazione circostante, mentre i piccoli esclamano stupiti "Nonna nonna ma questo è un grande specchio!".

Il sentiero sale dolcemente e ci porta in un altro magico punto: il passaggio sotto la cascata e, mentre le goccioline ci bagnano dolcemente il viso, lascio che la fantasia dei miei nipotini galoppi immaginando che dietro la cascata si nasconda un magico folletto dispensatore di refrigerio per gli accaldati "scalatori"


Ma è quasi al termine della nostra passeggiata  che  Bianca e Tobia trovano il regalo più bello: il pic-nic sulle rive del laghetto, con tanti, tanti amici pesciolini così vicini alla riva, quasi come per farsi accarezzare!

 Non pensate anche voi che questo sia un luogo magico?

4 commenti:

  1. Decisamente! Posso venire anch'io la prossima volta?

    RispondiElimina
  2. oh...che luogo fantastico...me lo devo ricordare per la prossima estate....

    RispondiElimina
  3. Quante volte ho percorso quel sentiero ed ammirato gli splendidi paesaggi che il lago offre...ma scoprirlo attraverso la delicatezza della tua descrizione e l'atmosfera creata dalle tue parole è stato un po' come pensare per la prima volta ad un luogo davvero magico!
    Rita

    RispondiElimina
  4. Ciao, bellissima gita. veramente un posto splendido. Buona giornata.

    RispondiElimina