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domenica 15 gennaio 2017

Progetto "Punto Croce"

Quando, la scorsa estate, mi venne proposto di tenere un corso di punto croce per i bambini delle scuole elementari confesso di essere rimasta un poco perplessa.
La mia esperienza di "insegnante" si limitava ai corsi estivi di creatività rivolti principalmente agli adulti e se, qualche volta, erano presenti dei bambini chiedevo che fossero accompagnati da un adulto.
La mia perplessità è durata poco: ho pensato  che da pensionata avrei avuto sia il tempo da dedicare al Progetto sia lo spirito giusto per iniziare una nuova avventura, insomma per rimettermi in gioco.
Ad ottobre, con le amiche Marina e Vilma, mi sono buttata, con ancora  un pò di timore e di perplessità, in questa  avventura.
Il Progetto, a cui hanno aderito 4 scuole primarie, è sostenuto tecnicamente dall' Associazione Italiana del Punto Croce e organizzativamente  dalla Associazione "La bottega sulle nuvole di Gilda" con il contributo della Fondazione comunitaria del VCO.
Lo scopo principale  del Progetto è quello di mantenere viva questa antica arte, che un tempo veniva tramandata di madre in figlia, ma non solo: il lavorare tutti insieme è un modo per consolidare le amicizie, per condividere una passione e per esprimere, ognuno nel modo che gli è più congeniale, la propria creatività. Inoltre nei bambini delle prime classi è un modo per imparare a contare, per approcciarsi ai concetti di sopra-sotto-sinistra-destra-centro ecc. 
Personalmente ho lavorato con una classe prima di tredici bambini ed una pluriclasse unica di 9 bambini: tre di prima, uno di seconda,due di quarta e tre di quinta.
Ho avuto modo di constatare, soprattutto nella pluriclasse, quanto sia importante programmare il lavoro; avendo alunni di età diverse, con un diverso tempo di attenzione e di interessi, è importante mantenere sempre viva l'attenzione, non creare tempi morti e mantenere sempre vivo l'interesse in modo che, come sono solita dire, il punto croce sia un momento di relax e non di stress.
Per cui, mentre i ragazzi più grandi si dedicavano pienamente al ricamo, producendo diversi manufatti e organizzandosi quasi da soli, i più piccoli alternavano il momento del ricamo a quello della copiatura degli schemi, arrivando addirittura a creare dei piccoli schemi personalizzati.
Senza voler trarre delle affrettate conclusioni (i consuntivi si fanno alla fine e noi siamo appena a metà percorso) posso dire che questa esperienza mi ha insegnato che:
- tutti i bambini  si sono  approcciati   con lo stesso entusiasmo a questa nuova attività, a dimostrazione che loro sono privi di pregiudizi. Siamo noi adulti che glieli trasmettiamo (il ricamare è un'arte solo femminile);
- i bambini hanno una loro concezione dei colori: se un cuore lo vedono verde bamdiera o un uccellino rosa fucsia o giallosole così deve essere, anche se sullo schema è di tutt'altro colore. Evviva la libertà di espressione!
- i bambini si entusiasmano per un niente. Impariamo da loro a scoprire e ad apprezzare il bello che c'è in ogni cosa!
- i maschietti quando si impegnano lo fanno fino in fondo, con una precisione, una pazienza, un impegno encomiabile. Sfatiamo il mito che solo le femmine sono pazienti, creative, precise, attente, ecc. ecc.
 Nei prossimi giorni si riparte con altre due scuole, nel frattempo vi mostro alcuni dei lavoretti che sono stati fatti in questa prima parte del corso.
 I bambini di prima e seconda hanno iniziato con questo semplice cuore, montato poi su pannolenci e arricchito con fiocco e campanellino

 I bambini di terza quarta e quinta hanno invece prodotto un ricamo un po più elaborato, montato anch'esso su pannolenci e decorato con pignette e fiocchetti. Con l'occasione ho insegnato loro a fare il cordoncino per appendere il cuscinetto.
 Sempre i più grandi hanno voluto fare questi piccoli presepi; alcuni hanno scelto il monocolore,
 altri si sono cimentati in un progetto un poco più elaborato.
Questi invece sono altri lavori dei piccolini. Li ho montati in questo modo perchè volevano qualcosa da mettere sull'albero di Natale. Come si può notare la tela Aida usata è di diversa grandezza, tutti i piccolini hanno provate su entrambe le tele, mentre i grandi hanno usato solo quella più fine.
 Su richiesta dell' Insegnante abbiamo ricamato anche alcuni biglietti da utilizzare per gli auguri alle varie personalità: Dirigente, Parroco, Sindaco ecc.

L' ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie ogni bimbo ha portato a casa il proprio regalo, composto da due ricami confezionati in un bel mazzo di sempreverdi ed arricchito con pigne


5 commenti:

  1. È un'idea veramente bella e i manufatti sono deliziosi. Io con mia figlia ci ho provato con modesti risultati. Confido che col tempo utilizzerà l'arte appresa . Buona settimana

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  2. Congratulazioni per questa bella idea!

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  3. Che bel progetto Adriana!!! Sono felice per te: lavorare con i bimbi è davvero meraviglioso, auguri e un abbraccio

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  4. Ecco, queste sono le cose che mi riempiono di gioia il cuore! Meravigliosa iniziativa cara Adriana, perchè trovo che sia importantissimo tramandare le arti manuali, a ragazzi e ragazze, per continuare quelle che sono le nostre tradizioni e storia. Complimenti a te e a tutte le persone che hanno avuto questa splendida idea. E tanti tanti complimenti a questi ragazzi che hanno saputo creare oggetti unici e meravigliosi! Un bacione a te. Paola

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