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martedì 3 maggio 2016

Viaggio in Sicilia

L' Assemblea nazionale dell' Associazione Italiana del Punto Croce, di cui faccio parte, che quest'anno si è tenuta a Catania, è stata l'occasione per una piacevole visita a  questa città e ai  suoi dintorni.
La Sicilia, che desideravo conoscere da tanto tempo, non ha deluso le mie aspettative, anzi le ha ancor più rinsaldate, presentandosi come una terra ricca di storia, fascino, leggende, colore, sapori e con sacro senso dell'ospitalità.
Le amiche della Delegazione di Catania, perfette padrone di casa, hanno fatto sì che il nostro soggiorno diventasse indimenticabile.
Abbiamo girato tanto, abbiamo conosciuto amiche nuove, accomunate dalla passione   del punto croce, ritrovato vecchie amiche  conosciute durante altri incontri , il tutto sotto un cielo azzurro ed un clima decisamente estivo.
Catania, con il suo patrimonio artistico, architettonico e culturale,   dove lo stile barocco è predominante, si è rivelata una città di straordinaria bellezza.
Se vi fa piacere vi invito a seguirmi in questo   giro  ed ammirare solo alcune delle sue tante meraviglie


 Piazza Duomo, con al centro la fontana dell' Elefante, simbolo della città; girando lo sguardo troviamo il  Palazzo degli elefanti dove ha sede il municipio



ed il Duomo dedicato a Sant'Agata, Patrona della città. All'interno si trova infatti la Cappella di Sant' Agata, dove sono custodite le reliquie della Santa. Sempre all'interno la tomba di Vincenzo Bellini, famoso compositore catanese.

 La grande e luminosa Piazza dell' Università è dominata dall' imponente Palazzo dell' Università, istituzione voluta già nel 1434 da Re Alfonso di Aragona

Il cortile interno circondato da un   porticato a due piani
A poca distanza dalla Piazza si trova la bellissima Basilica di S.Maria dell'Elemosina, o Collegiata
la Chiesa di Sant'Agata al Carcere, cosiddetta perchè secondo la tradizione in un celletta venne tenuta prigioniera la Santa prima del martirio. La chiesa è stata costruita su ciò che resta del bastione del Santo Carcere, appartenente alle mura di Carlo V,  che difendeva la porta nord della città.
 Il Castello Ursino, costruito per volere di Federico II di Svevia. Il Castello anticamente si trovava molto  vicino al mare, ma durante l'eruzione dell' Etna del 1669 la colata lavica lo circondò e proseguendo verso il mare lo distanziò da esso di centinaia di metri.
Sono visibili all'interno di quello che anticamente era il fossato i resti della disastrosa colata lavica.
 La chiesa di San Francesco d'Assisi, con la sua imponente facciata barocca. Al suo interno si possono ammirare alcune delle candelore di Sant'Agata, ceri votivi di legno e adornati secondo vari stili
Le candelore in totale sono 12 e rappresentano varie corporazioni di arti e mestieri (questo è il cero dei pescivendoli). Durante la festa di Sant'Agata le candelore seguono la processione portate a spalla a seconda del loro peso da 4 - 8 - 10 o 12 uomini.
Di fronte alla chiesa troneggia la statuta del cardinale Dusmet, figura molto amata dai catanesi in quanto fu lui che durante l'eruzione del 1889  portò in processione il Velo di S. Agata per fermare l'avanzare della lava. La scritta sotto la statua riassume la sua figura umile e caritatevole: "Finchè avremo un pannettello noi lo divideremo col poverello".

 Palazzo San Demetrio, il primo ad essere ricostruito dopo il terremoto del 1693, ricchissimo di decorazioni


 Il giardino Bellini, uno dei giardini pubblici più belli d'Europa con i suoi alberi secolari, le statue, le fontane, i vialetti ombrosi e le fioriture di sterlizie.




L'anfiteatro, uno dei più grandi anfiteatri di età romana in Italia, inferiore solo all'anfiteatro Flavio di Roma (Colosseo) e a quello di Verona. Secondo i calcoli degli archeologi poteva contenere ben 15.000 spettatori tra seduti e in piedi e il fatto che fosse così grande permetteva la realizzazione di spettacoli di ogni genere. Qui infatti, ebbero luogo i combattimenti dei gladiatori, quelli di uomini contro animali feroci importati dall'Africa e dalle altre province dell'impero e persino le battaglie navali. Infatti gli archeologi hanno ipotizzato che, grazie a dei meccanismi idraulici molto complessi, si riusciva a trasformare l' arena in una grande piscina e dar vita a sorprendenti spettacoli acquatici.
Ed infine un tuffo nel mercato del pesce "A piscaria", con i suoi colori, i profumi,le grida dei mercanti che pubblicizzano i loro prodotti, le varie contrattazioni rendono questa visita un'esperienza unica.









A presto con la seconda parte del viaggio.

2 commenti:

  1. Prima o poi ci andrò anche io, in questa terra carica di odori, sapori, profumi che penetrano, del calore delle persone, delle tradizioni, e della storia. E tu, tutto questo, lo hai saputo trasmettere grazie a questi scatti. Attendo la seconda parte. Grazie! Paola

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  2. Grazie x queste foto un assaggio di Sicilia....un viaggio da fare prima o poi

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