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sabato 18 gennaio 2014

Sant'Antonio abate, gli animali e il pane

Pioggia e neve, neve e pioggia ........che tempo da lupi.
Niente di strano, in fondo ieri era S. Antonio abate e ricordo che mio padre tutti gli anni ripeteva che "Sant'Antuni l'è in mercant ad la neu" (mercante della neve).   Secondo la credenza popolare infatti la probabilità che in questi giorni si verifichino precipitazioni nevose, anche di forte intensità, è molto elevata. Quest'anno sembra  che la leggenda si sia trasformata in realtà con la nevicata proprio il giorno del Santo.
Sant'Antonio è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto che solitamente viene raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella.
Sant' Antonio abate, il Patrono di  Toceno, un paese della mia Valle,   viene solennemente  festeggiato da tutta la popolazione che, al termine della Messa, ne porta la Statua in processione per le vie del paese.


 La benedizione  del pane e degli animali rappresentano i momenti culminanti della festa patronale.
E' bello vedere, accanto a mucche, capre, asini e cavalli anche cagnolini, gatti e magari qualche uccellino ricevere la benedizione che li pone sotto la protezione del Santo.

Da casa mia ieri mattina  sentivo suonare a festa  le campane di Toceno,  e mentre preparavo l'impasto per il pane pensavo che S. Antonio avrebbe benedetto anche il mio pane!
Infatti dovete sapere da  qualche tempo panifico anch'io, grazie a mio figlio che ha seguito un corso e mi ha insegnato questa arte e che mi ha donato il lievito madre.
Ogni settimana preparo la mia bella pagnottella.


Devo ammettere che le fatiche sono ripagate dal risultato finale; e poi sai che soddisfazione mangiare qualcosa di naturale, genuino, saporito e soprattutto vedere che è gradito dai commensali.
Mio marito per primo, lui che è sempre avaro di complimenti, questa volta ha esagerato con gli elogi... sarà che questo pane gli ricorda quello della sua gioventù.
Il pane Un pane grande, caldo, rotondo,
luminoso come il sole
da spartire a chi ne vuole,
un pane grande, più grande del mondo.
Che ce ne sia per vecchi e bambini
e per i poveri nostri vicini. (R. Pezzani)

7 commenti:

  1. Anche da me la mattina del 17 nevicava, ma è stata poca cosa: verso le dieci la neve siè trasformata in pioggia che ha cancellato rapidamente tutta la magia, con grande disappunto di mio figlio. Adesso aspetto S,. Apollonia, altra "mercantessa della neve", come si dice qui.
    Claudette

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  2. Mi piace un sacco sentire delle tradizioni dei vari luoghi della nostra Italia, così pieni di significato, storia, valori. Non conoscevo la storia di questo Santo e ora grazie a te ho imparato qualcosa in più. Anche io faccio parecchie cose in casa, come il pane, ma non con il lievito madre che sto cercando di provare a fare....vedremo. Un abbraccio carissima, dalla pianura padana dove il freddo non si è ancora visto ma in compenso c'è una umidità pazzesca. Paola

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  3. Che bella tradizione Adriana... da noi in Toscana é noto solo come protettore degli animali domestici....prima facevano la giornata dedicata alla benedizione...adesso neanche più quella!! Per non parlare della neve......qui fa un caldo che sembra primavera, purtroppo! !! Il pane é una meraviglia, chissà anche quanto era buono!!! ;))
    Un abbraccio
    Francesca

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  4. Questa è l'Italia che ci piace,quella che porta avanti le tradizioni e i ricordi di quei valori che vanno pian piano nel dimenticatoio.Anche qui da noi,in un paese vicino si festeggia il patrono S.Antonio Abate con la tradizionale "Fòcara"la festa del fuoco.
    Il tuo pane ha un aspetto meraviglioso!!!
    Un forte abbraccio,Letizia

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  5. La mia mamma sa fare tutto...!!

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  6. ma sai Adriana che S.Antonio Abate è il patrono del mio paese e proprio domenica scorsa abbiamo festeggiato il nostro "S.Antoni dala barba bianca" che come dici tu porta neve...
    magnifico il tuo pane...
    patri

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