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sabato 30 marzo 2013

mercoledì 27 marzo 2013

Il mio albero di Pasqua

Le miniaturine pasqual-primaverili che vi ho mostrato qualche giorno fa sono diventati di mini cuscinetti che sono serviti ad addobbare il mio piccolo albero di Pasqua

Ho aggiunto qualche ovetto e degli uccellini di legno, un fiocchetto di rafia.....a volte basta proprio poco per creare un'atmosfera pasquale.


Poi ho aperto la scatola dei reperti storici ed ho trovato una vecchia ghirlanda fatta alcuni anni fa, era uno dei miei primi esperimenti di cucito




 




e così anche  anche la porta è addobbata.....
questa invece è una mini ghirlanda fatta anch'essa tanti anni fa con la tecnica del biedermeier, ma mi piace sempre tanto e così ogni anno la rispolvero e la riappendo!!! 
Pasqua si sta avvicinando , gli addobbi sono quasi completati, ora bisogna pensare alla cucina.... cosa prepariamo di buono?.... Bah...ci penseremo, per ora vi saluto, a presto!

lunedì 25 marzo 2013

Natale insieme tutto l'anno - Marzo

Ecco il mio cuscinetto per festeggiare insieme un'altra tappa di questo cammino verso il Natale..... un semplice alberello dove ho alternato al punto croce il punto scritto.

Come spicca questo cuscinetto rosso tra i tronchetti di faggio pronti per essere bruciati  ..... qui da noi i camini sono ancora in piena attività,  sembra che manchino pochi giorni al Natale e non i 9 mesi del calendario.
Ora vado qui da Marina a curiosare i lavori della mei compagne di avventura....
A presto
 

giovedì 21 marzo 2013

Primo giorno di primavera!!!!

Il primo giorno di primavera si è annunciato con un  cielo azzurrissimo, un sole quasi abbagliante  e un'aria frizzantina (si sà siamo in montagna) .
Che gioia sentire il cinguettio degli uccellini che sembrano anche loro risvegliarsi dal rigido inverno, poter aprire un pò le finestre per lasciare entrare questo primo tepore, vedere lo sbocciare dei primi fiori nei prati dove ancora qua e là si scorge qualche chiazza di neve. 
La primavera sta bussando, vuole entrare, speriamo che messer inverno raccolga il suo bagaglio e se ne vada al più presto, senza ripensamenti......
Nel frattempo, in attesa che la primavera arrivi anche nel mio giardino, l'ho fatta fiorire in casa, in questo bel ricamo  di qualche tempo fa e trasformato in una bella scatola dall' amica Wilma, maestra nel cartonaggio.

C'è tutta la primavera, lo sbocciare dei fiori coloratissimi, coniglietti, gallinelle, api e tanta allegria.


Lo schema è della bravissima Barbara Ana e lo potete trovare qui.


martedì 19 marzo 2013

Auguri papà


Mario, il mio papà,  se ne è andato in silenzio, come aveva vissuto, 28 anni fa e anche se la sua vita è stata breve,  ha tracciato una strada  sulla quale continuiamo a camminare saldamente, grazie ai suoi insegnamenti.
La sua vita è stata sì breve, ma molto intensa. Giovanissimo, baldo e fiero alpino, dovette partire per la guerra, preso prigioniero trascorse quasi due anni nelle miniere di carbone della Westfalia,  dove fu  liberato dagli americani . Orfano di madre in giovane età, aveva nella religione e nella famiglia i capisaldi della sua vita.
Uomo di poche parole e di grandi silenzi, sposo e padre tenerissimo,  uomo di grande rigore morale e di enorme fede ha saputo indirizzarmi sulla strada della vita inculcandomi quei valori di onestà, rettitudine e semplicità che ancora oggi sono i pilastri su cui si fonda il mio cammino e che a mia volta ho cercato di trasmettere ai miei figli.
Mio padre nel suo genere era un artista; accanto al lavoro di capostazione che ci dava da vivere, coltivava le sue grandi passioni, sempre rigorosamente a contatto con la natura: appassionato cercatore di funghi (era rimasta famosa la volta in cui trovò in poco più di mezza giornata un gerlo di funghi), di cui conosceva tutte le specie, ma raccoglieva e mangiava  rigorosamente solo porcini: “mi ai mangi mia” (1) rispondeva lapidario a chi gli chiedeva consiglio sulla cottura di altri funghi commestibili. Ricordo con tenerezza  il rito della pulizia dei funghi, che ci coinvolgeva tutti:  mamma doveva preparare il tagliere e le cassette per l’essicazione, lui dava il filo al suo coltellino “messer” come lo chiamava  , in ricordo dei giorni passati in Germania,  noi bambini gli porgevamo i funghi e lui con delicatezza , come trattasse la cosa più preziosa al mondo, cominciava a pulirli con la pezzuolina bagnata e  ad affettarli per poi deporli nelle cassette di legno, senza dimenticare ogni volta di ricordarci che “la prima pulizia và fatta nel bosco, bambini, così la semenza rimane lì, pronta a darci l’anno prossimo altri funghi, non come quelli che vanno nel bosco  e i stropan si anca i radiisc”(2).
Le sue uscite  nei  boschi non erano mai infruttuose, quando non c’erano i funghi c’erano le fragole, i mirtilli, i dolci lamponi, i fiori di tiglio per preparare le tisane, le gemme di pino per fare lo sciroppo per la tosse, la radice di genziana per il digestivo migliore del mondo anche se “gram cume ul toscich”(3),i rami di nocciolo, flessibili e adatti a intrecciare i cesti, pezzi di legno da bruciare in inverno, insomma ritornava sempre con qualcosa tra le mani.
Altra sua passione era l’orto che coltivava con  amore e competenza…..dalla vangatura alla semina, dall’ eradicazione delle erbacce alla raccolta tutto era svolto da lui con meticolosa perizia, e ricordo la sua gioia quando il raccolto era abbondante ed il suo rammarico, invece, quando una grandinata o una  brutta stagione rovinava il raccolto “quant teemp bitù via”(4).
Negli ultimi anni della sua vita si riscoprì abile artigiano ed ecco   dalle sua mani uscire gerlini, cestini piccoli e grandi, gerloni per il fieno, rastrelli,…… gli oggetti in miniatura poi venivano tutti sistemati sopra una grossa corteccia, che diventava una piccola mostra degli oggetti di uso quotidiano nella civiltà contadina.
Zio tenerissimo di una miriade di nipoti (alla nostra tavola non mancava mai qualche nipotino “invitato speciale” ), nel momento in cui la vita gli permise di coronare il suo grande sogno di diventare nonno, di una bimba, come lui desiderava ardentemente, insorsero i primi segni della malattia che in poco tempo lo consumò.
Quanti anni sono passati…..dicono che il tempo mitiga il dolore, non è vero, secondo me  lo trasforma….da rabbia cieca contro tutto e contro tutti a struggente nostalgia, quella che provo osservando certe sue espressioni in mio fratello, o quando nell’orto lo rivedo in Angelo chino a strappare le erbacce, o in baita quando penso a come sarebbe stato felice ad averne una tutta sua.
Da tanti piccoli segni sò che mi è vicino, ma soprattutto è vicino ai suoi nipoti, all’unica che ha conosciuto in terra e agli altri che ha conosciuto dal cielo, so che ogni giorno, dal bosco incantato in cui il Signore sicuramente gli ha permesso di stare, segue con occhi attenti  i nostri passi, una mano posata sulle nostre spalle, continuando  così a vivere in noi.
AUGURI PAPA'
Traduzione dal dialetto:
(1)  Io non li magio.
(2)  non come quelli che vanno nel bosco e strappano anche le radici
(3)  amaro come il veleno
(4) quanto tempo buttato


Alcuni dei suoi lavori





 




lunedì 11 marzo 2013

Ritorno nella blogsfera

Eccomi di ritorno nel magico mondo della blogsfera.
La colpa della  latitanza non è mia, ma di un piccolo intervento chirurgico al ginocchio che da qualche tempo mi crea problemi.
Ora il grosso è passato, qualche giorno   ancora con le stampelle, poi spero di ritornare come prima, anzi meglio di prima!!!!
Dopo giorni un pò così così, oggi sento che comincia ad andare meglio e sapete qual'è il segnale indicatore di questo miglioramento?  Tante di voi lo avranno già capito..... ve lo svelo subito: LA VOGLIA DI CROCETTARE!!!!!!!!!!!!
Quindi bando alle chiacchiere, vi mostro subito queste miniaturine pasquali-primaverili che ho ripreso in mano stamattina


Devo terminarne ancora qualcuna, sono otto in totale..... e poi cosa ne farò, penserete voi.
Io un'ideuccia l'ho già in mente..... voi invece cosa ne fareste?
Un abbraccio e a presto.